Perchè WAS Corporation Service: Prevenzione malessere e salute sul lavoro

La prevenzione della salute sul lavoro è ormai considerata, anche a livello legislativo, una materia essenziale e prioritaria. Con il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 (Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro) l'Italia si è uniformata alle normative europee e internazionali, che garantiscono (o quantomeno dovrebbero garantire) la massima tutela dei lavoratori, aiutando a scongiurare incidenti e infortuni sul posto di lavoro.
L'efficacia del sistema di prevenzione della sicurezza e della salute sul lavoro è subordinata inevitabilmente alla partecipazione agli stessi obiettivi e, dunque, alla collaborazione fra risorse umane e azienda. Innanzitutto, i lavoratori devono avere consapevolezza di avere diritto a un ambiente di lavoro rispettoso delle norme previste in materia di salute e sicurezza, allo stesso modo di come il datore di lavoro e/o il dirigente d'azienda hanno il dovere di garantirli, mediante sistemi tecnologici adeguati e personale specializzato, come il medico del lavoro e il personale di servizio di prevenzione e sicurezzaLa valutazione dei rischi sul luogo di lavoro è un obbligo che il datore di lavoro non può trascurare, al di là delle eventuali conseguenze sanzionatorie previste dalla legge.

Il medico competente e il gruppo di professionisti incaricati allo scopo, possono a loro volta perfezionare le loro conoscenze e abilità, seguendo metodi e programmi specifici di comprovata efficacia. Un metodo come quello creato da WAS,  tiene conto di tutti i fattori di rischio, sia di quelli propriamente legati all'aspetto strumentale-organizzativo dell'azienda, che di quelli ambientali in generale, che possono influire negativamente sulle capacità del lavoratore a svolgere le  mansioni in maniera ottimale; sia, infine, di quelli individuali, strettamente legati alla persona e al suo sistema di vita.

Se la prevenzione della salute sul lavoro ha l'effetto immediato di salvaguardare la salute fisica e psichica del lavoratore, a lungo termine, produce il benessere anche dell'azienda, la quale può mantenere inalterati i livelli di produttività, con conseguenti benefici sotto l'aspetto economico.

Studi scientifici molto accurati hanno dimostrato che la patologia da stress lavorativo può derivare da molteplici motivi. Diverse cause concomitanti concorrono allo sviluppo di un malessere, che nel tempo può cronicizzarsi, con effetti negativi sulla salute dell'individuo e sul suo rendimento in azienda. La prevenzione del malessere cronico ha come punto di partenza un'attenta valutazione preliminare, finalizzata alla verifica dei fattori, relativi al contenuto del lavoro e al contesto ambientale, che vanno rilevati e registrati.

La predetta attività richiede l'intervento da parte del datore di lavoro, con l'ausilio di professionisti in grado di effettuare opportune indagini sui rapporti interpersonali dei lavoratori e fra questi e l'ambiente aziendale in generale. Ovviamente, il grado di complessità è commisurato alle dimensioni dell'azienda: un conto è effettuare una valutazione su dieci individui, altro è investigare su cinquanta lavoratori e oltre.

 Operare una prevenzione del malessere cronico sull'ambiente lavorativo, vuol dire pensare alla salute dell'azienda, sotto ogni punto di vista. Uno stato ottimale dei lavoratori si traduce in una migliore efficienza produttiva, con risultati positivi sul piano economico. Il benessere di un'azienda non dipende soltanto dal fatto che essa sia in possesso di una struttura e di strumenti efficaci, ma anche dalla presenza di lavoratori che li facciano funzionare in maniera ottimale, rendendoli efficienti. Il rapporto dei lavoratori con gli strumenti aziendali ha la medesima importanza di quello interpersonale: si pensi, un esempio per tutti, ai lavori caratterizzati da monotonia e ripetitività. Prevenire in maniera efficace, equivale dunque a valutare tutte le variabili possibili, esistenti nell'ambito dei rapporti aziendali (uomo/uomo e uomo/strumento) e può far guadagnare l'impresa, innanzitutto in termini di tempo e conseguentemente sotto l'aspetto economico.

 È pertanto importante decidere un giusto piano programmatico, con realtà professionali di elevate abilità, sia nell'utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, sia nell'individuazione delle opportune strategie d'intervento.
  1. consapevolezza della propria adattabilità: educare alla salute ambientale e lavorativa. Statistiche internazionali dicono che su una vita media di 80 anni abbiamo solo 15 anni di salute. Ottimizzare la propria adattabilità sia aziendale che delle risorse umane significa, risparmiare nel lungo periodo, e saper correggere i propri errori, migliorare la propria efficienza

  2. consapevolezza dei propri i limiti adattativi: conoscere e avere indicatori della propria efficienza strutturale e funzionale, significa prevenire ed ovviare ad eventuali lacune operative ed ovviare alle difficoltà dinamiche che la pressione ambientale ci sottopone.

  3. consapevolezza della propria risposta specifica sotto carico: utilizzare strumenti o strategie compensative dei nostri limiti è un prerequisito per mantenere alte le nostre abilità e le nostre performance, anche sotto carico.
    Significa prevenire e proteggersi dagli eventi avversi che a causa delle condizioni ambientali possono verificarsi, aumentando la sicurezza operativa

  4. consapevolezza degli indicatori della perdita di performance: la misurazione degli indicatori biologici e l'abilità dell'azienda non sono sufficienti a garantire un’adeguata efficienza. La salute e l’efficienza strutturale e funzionale si esprimono in abilità che rivestono un ruolo fondamentale sia a livello aziendale che a livello delle risorse umane. L'abilità delle risorse umane è legata all'efficienza dell’assetto corporeo in statica e dinamica, alla sua coordinazione, alla velocità di discriminazione e alla coordinazione occhio, mano, piede .L’abilità aziendale dipende dall’efficienza delle strutture, dal loro funzionamento e dalla partecipazione alle attività lavorative. La parola d’ordine è sinergia.

  5. consapevolezza di come migliorare le proprie strategie funzionali e strutturali implica un impatto biopsicosociale con miglioramento della salute collettiva, in modo da rendere accessibile questo servizio a tutti coloro che hanno a cuore la propria salute nello svolgimento di ogni attività sia lavorativa che individuale.

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